ORIENTAMENTO


Un buon escursionista fra le proprie conoscenze teoriche deve perlomeno possedere alcune cognizioni in tema di orientamento. Orientamento come la capacità di determinare la propria posizione rispetto a quello che ci circonda.
Gli strumenti principali sono la carta topografica e la bussola con l'avvertenza però che l'orientamento si determina usando contemporaneamente i due strumenti. Quando i sentieri sono ben segnati può bastare la carta topografica, ma gli escursionisti sanno che non sempre i sentieri sono segnati perfettamente, a volte i segnali dei sentieri sono poco visibili a causa degli agenti atmosferici che li deteriorano a volte gli stessi non sono curati quindi è facile perdersi nei boschi e sui monti.
La bussola che ci segnala i punti cardinali e la carta topografica ci danno indicazioni precise sulla nostra posizione e sulla nostra direzione. E' bene però non usare questi due strumenti solo in caso di necessità ma usarli più volte durante le escursioni per verificare la posizione o per indentificare gli elementi naturali circostanti, questo permetterà di prendere dimestichezza con questi mezzi.
Vi sono modi comunque di trovare il nord anche senza bussola sfruttando gli elementi della natura e usando semplicemente l'orologio o un bastone.

Il sole sorge a EST, passa a mezzogiorno per il SUD e tramonta a OVEST, con l'avvertenza però che tale rilevamento è esatto solo due volte all'anno, nell'equinozio di primavera e equinozio di autunno. In autunno e in inverno, infatti il sole sorge più a sud, in primavera e in estate più a nord.
Disegno illustrativo:
Nord
Ovest
Est
Sud


Sempre con il sole e l'utilizzo di un bastone si riesce a determinare il nord. Si pianta a terra un bastone, detto
in questo caso anche gnomone, in modo che inizialmente non faccia ombra sul terreno. Dopo qualche minuto apparirà l'ombra sul terreno e quando questa è ben definita essa punta a est. Si traccia la perpendicolare in direzione dell'ombra e si ottiene il nord.

Disegno illustrativo:    
 
Est

Altro metodo per definire il nord senza bussola è l'orologio. Occorre usare un orologio con le lancette, e disporlo orizzontalmente. La linea che unisce il sole con il centro dell'orologio corrisponde ad un certo orario, si divide l'ora trovata per due e la linea ad essa corrispondente che si unisce al centro dell'orologio ci indica la direzione del nord. Da ricordarsi che in estate è in vigore l'ora legale e quindi occorre togliere un'ora da quella segnata dall'orologio.

Disegno illustrativo:
  Esempio ore 3 / 2 = 1,5
questo indicherà il Sud come da disegno.

Orientarsi con le stelle

Nelle nottate serene rappresentano una guida per trovare il nord. Il nord è indicato dalla stella polare, ma quando non è ben visibile ci si può servire di alcune costellazioni che sono rivolte verso la stella polare:

Cassiopea - Se ci poniamo in direzione nord a destra della stella polare, si può notare una costellazione formata da 5 stelle a forma di W in estate o a forma di M in inverno. La stella centrale è quella rivolta verso nord.


Orsa Maggiore o Grande Carro - Il grande carro è formato da quattro stelle che formano il carro e da tre che formano il timone. Il segmento pari a cinque volte la distanza delle due stelle alla base del carro porta alla stella polare.

Orsa Minore o Piccolo Carro - Meno luminosa e più piccola è la costellazione dell'orsa minore. La prima stella del timone del carro è sulla stella polare.

Disegno illustrativo:
Orsa Maggiore

Ovest
Orsa Minore

Stella Polare -Nord
Cassiopea

Est

Orientamento con a bussola e la carta topografica

Bussola

Esistono numerosi modelli di bussola in commercio, una delle più diffuse ed adatte all'escursionismo è quella formata da una placca con base trasparente e forma rettangolare sulla quale è fissato l'abitacolo contenente l'ago magnetico.
Alcuni modelli sui bordi laterali e superiore riportano una o più scale così che la bussola serve anche da scalimetro e da righello in modo da misurare le distanze sulla carta topografica.
Generalmente vi si trova anche una freccia di direzione che ha la funzione di indirizzare il rilevamento e la direzione di marcia.
Infine la graduazione del quadrante a 360° serve a calcolare le coordinate topografiche del punto e la sua direzione (90° corrisponde ad est, 180° sud, 270 ovest, 360° nord).


Immagine illustrativa:



Bussola

La carta topografica

La carta è una rappresentazione grafica, in scala ridotta, della realtà vista dell'alto con una propria simbologia e linguaggio.
Essendo una riduzione della realtà ogni carta è caratterizzata da una scala, 1:10.000 significa che 1 centimetro sulla carta equivale a 10.000 centimetri nella realtà (100 metri).
Generalmente le carte per alpinismo ed escursionismo hanno una scala di 1:25.000 in quanto sono più pratiche per questi scopi. Comunque per percorsi lunghi risulta più utile avere una scala 1:50.000 in modo da avere uno sguardo più completo del territorio e del sentiero. Si ricorda che le cartine dei sentieri sono disegnate in modo che il lato superiore è orientato a nord.

Corrispondenze fra distanze sulla carta e sul terreno:

scala
1: 25.000
1 cm
250 m
4 cm
1 km
scala
1: 50.000
1 cm
500 m
2 cm
1 km
scala
1: 100.000
1 cm
1 km


Le carte topografiche ufficiali sono quelle dell' Istituto geografico militare e sono prodotte in varie scale. Le carte topografiche ufficiali con scala 1:100.000 sono così suddivise:

* Fogli sono 285 (con scala 1:100.000) e sono identificati con numeri arabi e generalmente nominati con l'oggetto più importante in quella delimitazione territoriale, un centro abitato un monte etc.

* Quadranti sono 4 per ogni foglio, sono indicati con i numeri romani ed hanno il senso orario all'interno del foglio.

* Tavolette sono 4 per ogni quadrante e sono indicati con i punti cardinali all'interno del quadrante.

In commercio comunque esistono carte escursionistiche più specifiche per questo scopo e non posseggono questa suddivisione.

Le carte topografiche, essendo una rappresentazione bidimensionale di una realtà tridimensionale per mettere in evidenza i rilievi e la pendenza del terreno utilizzano le curve di livello, linee che collegano vari punti della superficie alla medesima altezza. Dove le curve di livello sono più fitte indicano una forte pendenza del terreno, dove sono più rade indicano una zona pianeggiante o leggermente inclinata.

Ogni carta adotta una rappresentazione di simboli che rappresentano i vari elementi del territorio naturali o artificiali, quindi possiamo trovare simboli del terreno, costruzioni e opere dell'uomo, vegetazione infine acque di torrenti laghi e fiumi.


Per misurare una distanza sulla carta in presenza di un percorso rettilineo basta semplicemente misurarla con un righello. Quando il percorso è curvilineo invece occorre usare uno strumento chiamato scalimetro o curvimetro. Si tratta di una rotellina collegata ad un quadrante che si fa scorrere lungo l'itinerario da misurare. Spesso le si trovano in commercio con le scale già predisposte.

Curvimetro

Sulla base di queste premesse possiamo utilizzare bussola e cartina per individuare
la direzione prescelta per il nostro sentiero.
Ruotiamo l'abitacolo della bussola fino a quando la freccia di direzione coincide con l'ago magnetico.
Individuato il nord si determinano gli altri punti cardinali. Quindi posiamo la bussola sulla cartina topografica ed orientiamola in modo che il nord indicato dalla bussola coincida con il nord della cartina.


Trovare la propria posizione


Per determinare la nostra posizione sulla carta topografica, occorre far riferimento perlomeno a 2 punti. Puntiamo la bussola sul primo punto che denominiamo A, ruotiamo la bussola fino a quando il Nord della bussola corrisponde al Nord della carta. A questo punto avendo la bussola sulla carta che è orientata a Nord tracciamo una linea dal punto in cui siamo. Determiniamo poi l'altro punto denominato B e nello stesso modo tracciamo una seconda linea, l'intersezione delle due linee ci indica esattamente il punto in cui siamo sulla carta topografica.


Si ricorda inoltre che l'ago della bussola non indica il polo nord geografico ma quello magnetico, distante da questo più di 2.200 Km. La declinazione magnetica comunque in Italia è minima varia di 2 o 3 gradi, quindi l'escursionista può non tenerne conto. In altre zone comunque occorre compensare l'indicazione dell'ago magnetico con tale declinazione.

Altro strumento che può presentare una sua utilità è l'altimetro che ci consente di conoscere la quota. Si tratta di un barometro che sfruttando la pressione terrestre indica la quota. Può essere utile per confrontare la quota della nostra posizione con quella indicata dalla carta topografica.
Poiché l'altimetro è soggetto alle variazioni di pressione occorre tararlo al punto di partenza dell'escursione.



Altimetro


Preparazione di un sentiero

Nella preparazione di un percorso con la carta topografica dopo aver identificato l'itinerario è utile:

* Calcolare lo sviluppo chilometrico del sentiero utilizzando lo scalimetro, questo ci consentirà di sapere la distanza del sentiero prescelto.

* Osservare sulla carta i dislivelli in discesa e salita. Le curve di livello ci permetteranno di conoscere in anticipo le difficoltà del sentiero.

* Analizzare il percorso, individuando i principali punti di riferimento presenti ed eventuali punti di appoggio oltre che rilevare la presenza di torrenti o altri elementi della natura.